domenica 20 marzo 2016

I simpatici robot orfani di Massimo Sirelli


 Alfredo, il cane-maiale e gli altri suoi allegri amici

In ogni oggetto può celarsi potenzialmente un automa dotato di una sua vita immaginaria ed è per questo che il loro papà meccanico va a caccia di pezzi di vario tipo nei mercatini dell'usato vintage e nei brocante di ogni dove, sperando d'incontrare quei particolari elementi che nessun altro sa riconoscere, per poi portarli in laboratorio e riassemblarli sotto forma di robot di compagnia.
Massimo Sirelli è sufficiente qualche vecchia scatola, un contenitore del kit del pronto soccorso, una pentola inutilizzata, oggetti di questo tipo, o altri accessori, per dar forma a personaggi che è difficile non accogliere a casa propria nell'ambito del progetto: "Adotta un robot". Ogni robot ha un suo nome ed una sua storia ed è rifinito con affetto.

Anonimo, un po' tostapane, un po' cassetta di ferro. Poco mobile, ma molto rassicurante.

Tutto è molto studiato, i pezzi che compongono le opere provengono dai mercatini di mezza Europa, avere un Robot di Sirelli è come avere una presenza viva accanto.

 Foto di gruppo di quattro bellimbusti di latta

Amanda Bertolini

I prezzi variano da 450 euro per il pezzo più piccolo, a 4000 per Alfredo, una delle ultime creazioni artistiche di Massimo che in una "vita precedente" era uno street-artist.

In primo piano, Vincon l'infermiere dalla testa rotante e dal cuore pulsante

All'AAF 2016 Massimo Sirelli ha esposto con la galleria torinese Evvivanoè.


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