lunedì 26 gennaio 2015

Lavatrici Bollatesi

Ieri sono stato a Bollate all'inaugurazione di un laboratorio di un gruppo di artisti che condivide questo spazio con il nome giocoso di Lavatrici Bollatesi.
S'è trattato di una presentazione di alcuni lavori significativi di questi giovani che in orario da aperitivo, hanno scambiato 4 chiacchiere con gli amici, in modo da far conoscere meglio la loro attività, le loro idee ed il luogo dove si ritrovano a lavorare ai propri progetti creativi.


Il concetto di Lavatrici Bollatesi vuol fare dell'autoironia su una piccola realtà di provincia, che ha l'intento di richiamare alla mente i grandi spazi di una vecchia fabbrica del ghiaccio nella città alle porte che, sempre nel campo della valorizzazione culturale delle opere d'arte, della custodia dei beni e di tutto quello che ruota intorno a questi mondi, ha assunto nel tempo un nome che fa riferimento ad un altro tipo di elettrodomestico.

Libri Finti Clandestini è il collettivo ideale composto sempre da un numero dispari di componenti compreso tra gli 1 ed i 5 elementi, a seconda delle attività svolte nel campo della ricerca, del riciclo, del riutilizzo, della piegatura, dell'animazione e quant'altro possa coinvolgere la produzione di qualcosa di concreto, legato ad una materia povera, ma affascinate, come la carta ed all'identità del libro, spesso inteso anche come quaderno.

Matteo Compagnoni Artwork ha un ricco mondo interiore abitato da esseri fantastici, talvolta un po' inquietanti, che scaturiscono in modo spontaneo attraverso un inconscio instancabile che si esprime con tecniche diverse, come il graffito, la scultura, il disegno e la creazione di file digitali applicabili a vari media.
Mi hanno colpito i suoi quadri trasparenti su plexiglass che hanno un dettaglio molto particolareggiato ed una bella profondità d'immagine.

Riccardo Sala (Riky Boy) con i suoi 18 anni è il più giovane artista presente alle Lavatrici Bollatesi, si esprime anch'egli con le bombolette spray per la realizzazioni di graffiti in tonalità ricche di chiaroscuri ed è molto abile nel padroneggiare la pittura ad acrilico e la xilogravure. Un suo torso di donna in bianco e nero su tavola di legno dominava tra altre sue opere di dimensioni più contenute.

Elisa Martino è una pittrice che lavora all'acquarello ed ai colori acrilici; rappresenta spesso figure umane, autoritratti e volti femminili che attinge da riviste di moda o ritraendo fotograficamente le proprie amiche che poi traspone su carta, su tela, o su legno.
I prezzi delle sue opera variano dai 300 ai 1500 euro.

Milos Stajanovich è uno scultore ventottenne di Rho che con il suo lavoro vuole affermare che la disciplina artistica da lui praticata è ancora viva e vegeta, nonostante ai nostri giorni molti artisti si stiano rivolgendo in massa a forme creative digitali o che si discostano molto dal classicismo.
L'unica concessione che Milos pratica per aggiornare le sue opere ai tempi moderni è l'introduzione della luce elettrica come complemento attivo ai suoi soggetti, al punto che egli parla della sua arte come di una scultura luminosa.
I prezzi delle sue opere raggiungono cifre importanti.

Un esempio di uno dei lavori di Libri Finti Clandestini. In questo caso si tratta di un quadernetto che riporta una specie di dizionario/promemoria di alcuni personaggi inventati e non, mitici.
Difficile collocare l'estro della carta recuperata e resuscitata in un settore preciso di qualche corrente artistica passata o presente; di certo questi oggetti tascabili e poco costosi possono sbizzarrire le fantasie più assopite e indurre anche gli animi più serafici ad una folle corsa ad accaparrarsi il pezzo mancante (prodotto in serie limitata rigorosamente a mano), trasformando chiunque in un collezionista seriale.

L'evento è stato piacevole, le opere esposte molto belle e diverse tra loro, la compagnia simpatica, tutto è andato piuttosto bene.
Tra le attività presenti nel laboratorio c'è anche Madreforma che realizza gradevoli accessori fatti a mano in legno, utilizzando matite colorate.

Serata mondana persino per l'instancabile Zak che sta soppesando l'ipotesi d'aprire i cancelli del suo leggendario museo/castello alle telecamere di Italia Uno per un'irruzione de: "Le Jene".
Sarà la fine di un'epoca di mecenatismo per le Crew ed i giovani talenti della Street Art?
Ormai che la fama del Castello sta varcando i confini nazionali, aumenta la curiosità nei confronti di una realtà unica nel suo genere. 
Purtroppo, si sa che quando si finisce per attirare troppa attenzione su di sé, i rischi d'esporsi a chi vuole ristabilire l'autorità della propria giurisdizione ovunque aumentano esponenzialmente. 
La sopravvivenza di micronazioni, o micro-regni extra-territoriali può essere messa seriamente in discussione con mosse sbagliate e azzardate; spero di sbagliarmi, anche perché avrei in programma d'aggiornare le pagine dedicate a questo sito coi nuovi lavori eseguiti dagli artisti che lo frequentano.

Le Lavatrici Bollatesi sono una fucina di talenti molto interessanti sui quali prevedo d'effettuare dei servizi d'approfondimento nei prossimi giorni.
Ricollegatevi con: I frammenti di cultura di Tony Graffio per saperne di più. Tony Graffio


Nessun commento:

Posta un commento