domenica 23 novembre 2014

Sul declino dell'androcentrismo

Ieri sera, in servizio notturno per Graffiti a Milano, sono stato andato a verificare di persona se ciò che si vociferava un po' tra l'incredulità, la sorpresa ed il divertimento fosse veramente una rappresentazione imbarazzante di qualcosa che assomigliasse a 4 dita, o ad altre parti anatomiche umane, ho scattato, come sempre, qualche fotografia.
La rappresentazione artistica può essere sicuramente qualcosa di soggettivo, ma a livello simbolico è fuor di dubbio che ci troviamo di fronte a membri di natura fallica che probabilmente, proprio per questa loro forma evocatrice, stanno facendo molto parlare della loro presenza in città.

Milano è una città che talvolta sa stupire i suoi abitanti.
Circa tre giorni fa, nei giardini di corso Indipendenza è comparsa un'opera molto voluminosa, senza che nessuno se ne accorgesse.
Si tratta di 4 elementi verticali di cemento, idealmente contenuti da corde e collari che ne imbrigliano il potenziale creativo. Il tutto su una base anch'essa di cemento, dove però la parte centrale, oltre ad essere colorata di nero, blu e rosa risulta essere pelosa al tatto. 
Sì, c'è una specie di peluria un po' inquietante che secondo me è la caratteristica più rivoluzionaria di questa faccenda. 
Molti curiosi accorsi per vedere la statua, stranamente non ricercavano un contatto fisico con questa cosa ed una volta informati della materia presente su di essa, come reazione avevano un rifiuto a credere vera questa particolarità e solo in pochi s'avvicinavano per valutare con i loro sensi ciò che si diceva loro.

Quasi esattamente un anno fa, l'artista romano Franco Visalli aveva già sperimentato, di fronte al Circo Massimo, l'installazione di una sua opera non autorizzata, ma il contenuto era abbastanza diverso e forse per questo motivo, quell'enorme pezzo d'acciaio riuscì a passare inosservata per quasi 2 mesi.


La notte scorsa, devo dire che c'è stato abbastanza movimento ed interesse intorno al prato dove la statua creata da un autore ancora sconosciuto che, probabilmente, ha abbandonato il suo lavoro in tutta fretta, poiché ci siamo accorti che il posizionamento dei 4 membri di cemento non è stato effettuato precisamente al centro del piedistallo, ma un poco di lato, in maniera asimmetrica e sbilanciata.


Non ho dati per valutare il valore dell'opera, ma l'operazione riguardante la sua produzione, il trasporto e l'installazione deve aver avuto un costo piuttosto ingente.
Tre agenti di polizia, nei giorni scorsi, sono stati visti studiare la situazione, dopo che qualche cittadina ha segnalato, con sconcerto, l'apparizione dell'ingombrante monumento.
Personalmente, ritengo che il messaggio di quest'opera non sia uno scherzo, ma un modo molto pesante, in tutti i sensi, per segnalare la decisione del potere attuale che dalle mani di un ordine maschile vuol essere ricondotto ad un tipo di sistema che induce l'essere umano a perdere una sua connotazione di genere e di pensiero, inducendolo ad abbracciare un'identità  sessuale neutra, in una trasformazione totale della società. 
L'impulso sessuale è uno stimolo naturale molto forte che non può essere imbrigliato, per questo si cerca di dirottarne la canalizzazione con l'intento di carpirne l'energia e minarne la finalità riproduttiva.
Anche il numero 4 è un numero simbolico che rappresenta la casa, la famiglia e la sua solidità messa in discussione nel modo che abbiamo già visto. 
Questi piloni della struttura della società stanno subendo uno scossone, sotto la spinta dei peli pubici, ovvero di una sessualità mutata, capace di avere il controllo sull'uomo, i suoi pensieri, le sue azioni.

La società sta cambiando, il potere si esprime in un modo diverso da come lo conoscevamo in passato, al punto da rimettere in discussione i modelli culturali tradizionali.
Un po' tutti i governi occidentali sono intenzionati a proporre nuovi progetti comportamentali che favoriscano una transizione dalla fallocrazia ad una società con un orientamento ed un'identità confusa ed al conseguente smarrimento generale, nel tentativo di spostare l'attenzione dell'uomo, e della donna, sulla loro sfera personale, distogliendoli dalle grandi manovre in corso nel mondo per avere il controllo assoluto delle masse, a livello sociale, economico e culturale.

L'opera esposta abusivamente in viale Indipendenza ha un potere dirompente che esprime concetti che disturbano il tentativo di plagiare il pensiero comune, per questo motivo è stata decisa in tutta fretta la sua rimozione.
Rimozione non semplice, né esente da spese.


L'arte, in effetti, dovrebbe agire in modo da imporre la propria presenza ed il peso del proprio messaggio a tutti, al di là di schemi preconcetti e autorizzazioni d'autorità che controllano ciò che i cittadini devono avere tra le priorità dei propri pensieri.
Qui siamo di fronte ad un esempio molto interessante d'arte concettuale di un autore, o di un gruppo, che ha agito senza chiedere il permesso delle proprie azioni, per affermare un ideale forte che ha provocato parecchi fastidi e collera in coloro che si sentono la classe dominante che tutto regola e decide. Tony Graffio 

Aggiornamento del 25 novembre 2014
Solito pasticcio all'italiana, adesso sembra che l'opera installata ai giardini di corso Indipendenza abbia un titolo (four sentinels) ed un autore che ha proceduto, per mezzo dei suoi galleristi, alla regolare posa sul suolo pubblico: si tratta di Gavin Kenyon, artista americano nato a Binghamton, N.Y. nel 1980. 

Conclusione
Caro Gavin, c'è chi dice che l'ambiente artistico è talmente lobbystico che per avere un po' di visibilità hai dovuto fingerti abusivo, potresti spiegarci tu questa cosa, una volta per tutte?

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